Attività post terremoto a Wanament, frontiera nord di Haiti

Di seguito riportaiamo un resoconto delle attività messe in atto dalle suore Juanistas di Wanament, cittadina che si trova a nord di Haiti al confine con la Repubblica Dominicana. ColorEsperanza ha appoggiato l’attività delle suore attraverso la parrocchia di Dajabon finanziando l’acquisto di materiale utilizzato per la ristrutturazione di un orfanitrofio a Wanament.

Durante il viaggio estivo i volontari di ColorEsperanza visiteranno queste realtà.

Dal giorno del terremoto le attività e azioni delle suore sono state indirizzate alla popolazione sfollata per il terremoto da Port au Prince. Le suore si sono unite per gli interventi, ad una gruppo di organizzazioni dominico-haitiane (Puente de Ayuda Binacional Zona Norte) di cui fanno parte anche le istituzioni di Dajabon e Wanament. Dal 20 gennaio invece, si sono unite all’azione di un Comitato Diocesano che include 25 parrocchie della zona a nord est di Haiti. Ecco le attività in cui si sono concretamente impegnate.

* Commissione assistenza sanitaria

  • cure mediche a 758 ricoverati nell’ospedale di Wanament
  • appoggio alle équipe mediche dell’ospedale
  • allestimento sale mediche per accogliere i nuovi pazienti
  • reperimento medicinali
  • visite a domicilio
  • trasferimento di 40 pazienti in ospedali della Repubblica Dominicana
  • coordinamento di tutte le unità mediche del Dipartimento nord est di Haiti

Di queste attività le visite, il reperimento di medicinali gratuiti, e il trasferimento di pazienti in ospedali specializzati sono ancora in corso.

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A tre mesi dal terremoto oltre 21.000 euro raccolti

ColorEsperanza ha scelto la data simbolica del 12 aprile, a tre mesi esatti dal terremoto che ha sconvolto Haiti, per chiudere la raccolta fondi straordinaria lanciata in quei terribili momenti.

La risposta che i simpatizzanti dell’associazione hanno messo in campo è stata incredibile. Abbiamo ricevuto più di 120 donazioni da singole persone e da altre associazioni per un totale di fondi raccolti che supera i 21.000 euro. A loro va il nostro grazie e il grazie delle persone che abbiamo potuto aiutare.
Rimaniamo convinti della bontà della nostra scelta di finanziare azioni messe in atto da associazioni, gruppi e ONG dominicane ed haitiane che fossero attive sul territorio da anni, che lo conoscessero e che avessero dimostrato provata capacità di gestione delle risorse e trasparenza. Abbiamo potuto sostenere quattro progetti in punti diversi dell’isola.
10.000 euro sono stati donati al Centro Bonò, una ONG dominicana che ha assunto il coordinamento di oltre 200 realtà locali e sta gestendo, in accordo con la popolazione, diversi centri a Port-au-Prince e in altre città haitiane e di confine. Qui un video di uno dei direttori del Centro.
I restanti fondi sono stati suddivisi tra la ristrutturazione di un orfanotrofio di Wanament (Haiti – frontiera nord) eseguita dalla parrocchia di Dajabon, l’ampliamento di una casa di accoglienza di Salcedo (Repubblica Dominicana) che ha accolto alcuni orfani haitiani e l’ONG Oné Respe che sta organizzando l’assistenza ai profughi haitiani giunti a Santiago ed Haina (Repubblica Dominicana).

Da ora in avanti, i fondi che raccoglieremo verranno destinati a progetti di sviluppo o ricostruzione che riguarderanno la popolazione colpita dal terremoto e la possibilità di creare una società più giusta ad Haiti.

I volontari di ColorEsperanza, nel mese di agosto, effettueranno un viaggio di conoscenza ed incontro con le realtà sostenute. Un grandissimo ringraziamento va, ancora, a chi ha creduto nella nostra associazione e continuerà a sostenerci nelle azioni di informazione, conoscenza ed incontro.

Da uno dei campi di Port-au-Prince
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Destinazione fondi raccolti per l’Emergenza terremoto

Il Consiglio Direttivo ha deliberato la destinazione dei fondi raccolti per l’Emergenza Terremoto ad Haiti. La raccolta straordinaria verrà chiusa con Pasqua con il termine dell’iniziativa Colombe Solidali, nel frattempo ColorEsperanza ha deciso di finanziare con 3.000 euro ciascuno altri tre interventi:

– ristrutturazione di un orfanotrofio nel nord di Haiti. Lavori che verranno realizzati durante la Settimana Santa dai giovani della parrocchia di Dajabon (a breve la scheda);

– sostegno ad Oné Respe nell’accoglienza di popolazione migrante haitiana nelle periferie di Santo Domingo e di Santiago;

– rinnovo del sostegno al Centro Bonò nella gestione di centri di distribuzione cibo e campi di accoglienza a Port-au-Prince.

Nei prossimi giorni pubblicheremo i dettagli dei tre progetti e gli aggiornamenti (con video) da Haiti.

Concerto Bestiale per Haiti

Carnevale di solidarietà grazie ai ragazzi delle classi seconde della 1°Scuola Media- Moro di p.zza Unità d’Italia che venerdì 12 febbraio si sono esibiti nell’auditorium Paolo Maggioni. Il tradizionale concerto di Natale ha cambiato sede e quest’anno i professori Bianca e Cesare Raule hanno optato per una simpatica e brillante esibizione in maschera proponendo brani musicali, canzoni tradizionali, proverbi e modi di dire con protagonisti gli animali per un vero e proprio “Concerto bestiale”.

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Tre giorni per fare il punto su Haiti

L’associazione Trafficanti d’idee con ColorEsperanza organizza due giorni di concerti:

Venerdì 5 e sabato 6 dalle ore 17 alle ore 24 concerti di musica varia: hip hop, italiana, classica, e rock (guarda il volantino e iscriviti al gruppo su FB)

Domenica 7 febbraio alle ore 17.00 incontro per fare il punto sulla situazione ad Haiti ma anche per avere qualche informazione sulla storia e sulla situazione sociale dell’isola. Un incontro per approfondire ed andare oltre alle notizie sull’emergenza. I ragazzi di Trafficanti d’idee offriranno un aperitivo.

Tutti i concerti e l’incontro si terranno presso il CAG di Cernusco sul Naviglio in via don Sturzo 11. Ingresso gratuito.

Primo invio di soldi e resoconti da Haiti

La raccolta straordinaria che ColorEsperanza ha attivato dopo il terremoto che ha colpito Haiti il 12 gennaio ha trovato un grandissimo riscontro tra molti privati e molte associazioni che hanno scelto di sostenere azioni dirette, gestite da dominicani o haitiani, che stanno comprendo zone difficilmente raggiunte dagli aiuti internazionali. Grazie all’aiuto di moltissime persone abbiamo superato quota 15.000 euro raccolti e non intendiamo fermarci. Nei prossimi giorni con la collaborazione di altre associazioni organizzeremo una serie di iniziative che, oltre alla raccolta fondi, puntano ad informare rispetto alla realtà haitiana.

Martedì 26 gennaio abbiamo effettuato un primo bonifico al Centro Bonò di 3.000 € (vedi bonifico), mentre il direttivo aperto che si è tenuto giovedì 28 ha deliberato l’invio di altri 4.000 € al Centro Bonò e di 3.000 all’Hogar Virgen de Lourdes (bonifici effettuati il 3 febbraio, vedi estratto conto). Una donazione privata di 300 € è stata inviata già all’Hogar tramite una persona di fiducia. Stiamo anche verificando con i nostri contatti dominicani la possibilità di includere una terza realtà da sostenere. Aggiornamenti prossimamente sul sito.

Qui di seguito vi presentiamo un video di Mario Serrano, il direttore del Centro Bonò, attualmente di base a Port-au-Prince e alcune foto inviateci di Sergio Badillo, che ha prestato servizio come volontario per una settimana ad Haiti come medico, socio di ColorEsperanza.

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Come si stanno organizzando gli aiuti ad Haiti

In questi giorni ci sono giunte diverse notizie da Haiti. L’informazione nazionale parla ancora di difficoltà nella gestione degli aiuti, buona parte di questi problemi derivano dal fatto che questi siano gestiti senza il coinvolgimento della popolazione locale. Il Centro Bonò, al quale destiniamo parte dei fondi che stiamo raccogliendo, ha organizzato a Port-au-Prince, ma anche a Léogane e Jacmel, un sistema che prevede l’inclusione degli abitanti nella distribuzione ed ha abilitato 7 centri di aiuto. Qui sotto vi raccontiamo nei dettagli il loro lavoro sperando di poter così mostrare che un metodo diverso è possibile. (Scarica il post in formato pdf)

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Gli interventi che sosterremo in Repubblica Dominicana dopo il terremoto di Haiti

Le notizie che giungono da Haiti non migliorano con il passare dei giorni. Dal terremoto di martedì scorso i nostri amici dominicani ci rimandano sempre una profonda angoscia. Diverse delle persone con cui collaboriamo da anni stanno coordinando la raccolta di beni di primissima necessità da mandare nel paese vicino, sono praticamente introvabili al telefono, lavorano 20 ore al giorno. Noi tutti vorremmo poterci unire al loro sforzo, in questo momento terribile.

I giornali italiani non hanno ancora riportato cosa sta succedendo in Repubblica Dominicana: la solidarietà è stata incredibile, la gente invia cibo, medicine e tende alla rete di ONG locali che sta coordinando l’invio ad Haiti. Anche lo stato dominicano ha reagito con prontezza. Quello che però ci preoccupa sono i sentimenti delle persone, tutti dicono: “poteva succedere a noi”. Soli 40 km dividono Port – au -Prince dalla frontiera con la Repubblica Dominicana. La gente ha paura, per quello che sarebbe potuto essere (oggi in RD c’è stata una scossa nel nord del paese di 6.3 gradi Richter) e per quello che sarà perchè gli haitiani non hanno più uno stato dove stare, non hanno nulla e si stanno dirigendo verso la RD.

Ad Jimanì, una piccola cittadina di circa 10.000 abitanti sulla frontiera, l’ospedale è al collasso arrivano centinaia di feriti e solo si riescono a realizzare una ventina di interventi chirurgici al giorno, e facendo i salti mortali. Con i feriti arrivano anche i famigliari che non vogliono separarsi dai propri cari e non hanno un posto dove dormire ne’ nessuno che distribuisca loro cibo e acqua. Chi tenta di portare aiuti in Haiti, se non è scortato dall’esercito rischia di essere assaltato da bande di disperati che saccheggiano i mezzi privati.

Molte donne e uomini haitiani che vivono ad Haina (RD) hanno raccolto più cibo e beni possibili e si stanno dirigendo a cercare i propri famigliari. Alla frontiera si registra un doppio flusso, chi scappa dalla distruzione e chi entra ad Haiti a proprio rischio.

Anche la situazione alla frontiera nord, a Dajabon, il punto più lontano dall’epicentro non è affatto tranquilla, l’esercito ha infatti iniziato a presidiare tutte le pompe di benzina poichè ad Haiti è praticamente introvabile. Anche il vicino ospedale inizia ad accogliere i feriti.

Davanti a questa situazione l’impotenza è molta. Abbiamo però scelto di non inviare i contributi che stiamo raccogliendo alle grosse istituzioni che stanno lavorando a Port-au-Prince. Lì, per fortuna, gli stati si sono mossi. Abbiamo scelto tra i nostri partner e compagni di viaggio storici, per il momento, due realtà che operano cercando di arrivare dove mancano gli aiuti ufficiali:

Centro Bonò e Hogar Virgen de Lourdes.

Nei prossimi giorni pubblicheremo due schede per spiegare chi sono queste realtà. Intanto possiamo dirvi che il Centro Bonò sta coordinando oltre 200 realtà popolari dominicane (gruppi di contadini, giunte di vicinato, piccoli gruppi di lavoratori, …) nel cercare di far pervenire ad Haiti, soprattutto nelle piccole cittadine che si trovano fuori da Port-au-Prince, gli aiuti che i dominicani stanno donando. In questo momento hanno bisogno di affittare camion e trasportare i beni. Proprio pochi minuti fa ci hanno confermato che sta per partire un convoglio (è possibile monitorare on-line le spese sostenute e le donazioni ricevute). L’Hogar Virgen de Lourdes, invece, è una piccola casa dove vengono ospitati dei giovani che per problemi economici dovrebbero lasciare gli studi. Nonostante siano già sopra la loro disponibilità massima d’accoglienza (al momento vi risiedono 25 ragazzi/e), nei prossimi giorni accoglieranno 8 orfani haitiani. Avranno bisogno di un letto, di cibo, di cure e di qualcuno in grado di parlare con loro in creolo.

Grazie di cuore a tutti coloro che stanno sostenendo queste popolazioni. In particolare abbiamo ricevuto il sostegno dell’associazione ABCZambia, dell’associazione 26 aprile, dell’associazione Last, della Bottega Eticomondo, della Radio RCS, di Arci Milano, del sito Il resto del Michelino,  dell’associazione Kem Kogi – Cuore Unico, della cooperativa CDA e della ONLUS Progetto Sorriso Creche. Nei prossimi giorni, anche grazie all’aiuto di altre associazioni, contiamo di organizzare degli eventi di informazione e raccolta fondi.

Tutti gli sviluppi, sia in termini di notizie che di realtà sostenute, verranno prontamente pubblicati sul nostro sito.

Ricordiamo che è possibile effettuare una donazione attraverso un bonifico al conto IT 72 I 08214 32881 000000045411 specificando “Emergenza Terremoto”.