E’ passato quasi un mese dal giorno che ha sconvolto la vita ad Haiti e in Repubblica Dominicana. L’emergenza è ancora altissima, vi sono ancora persone sepolte e molte che non hanno ricevuto alcun aiuto. I numeri della Croce Rossa/Mezza Luna Rossa dicono che più di 500.000 persone hanno lasciato Port-au-Prince per cercare aiuto in altre parti dell’isola. I nostri contatti sul posto ci confermano l’arrivo di molti profughi che premono alle frontiere a che hanno bisogno di assistenza. Nonostante questo l’attenzione generale sembra sfumare, come indica questo grafico che visualizza il numero delle volte che è stata cercata la parola HAITI su Google.
ColorEsperanza, grazie al fondamentale aiuto dei Trafficanti d’Idee, ha appena concluso un week-end di raccolta fondi ed informazione che ha visto coinvolti diverse centinaia di ragazzi di Cernusco e dintorni. Nei prossimi giorni organizzeremo altri incontri pubblici per continuare ad informare. Non possiamo rassegnarci a che questa sia solo un’altra catastrofe tra le tante.
Continuiamo anche ad invitare ad aderire alla nostra raccolta fondi straordinaria perchè il momento più duro sta per arrivare adesso. La Plataforma Auyda Haiti, coordinata dal Centro Bonò, ha redatto un primo consultivo delle loro attività. Con cifre irrisorie, se pensiamo ai costi di molte iniziative umanitarie, sono riusciti a dare assistenza a circa 58.000 persone, oltre ad inviare e distribuire 27 container di aiuti donati da privati cittadini dominicani. Il costo totale dell’operazione è stato di 100.000 euro, realizzato grazie all’aiuto di 500 volontari.
ColorEsperanza finora ha provveduto ad inviare 7.000 euro al Centro Bonò.
Qui vi presentiamo alcuni stralci di un report inviatoci da Sergio Badillo dopo una settimana da volontario a Port-au-Prince, crediamo siano significativi per comprendere come si opera al di fuori delle grosse istituzioni ma vicino alla gente.