La pioggia non è uguale per tutti (dalla Repubblica Dominicana)

Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto una lettera da uno dei nostri partner dominicani, la ONG Oné Respe, che lavora nelle baraccopoli di Santiago e di Haina. Oné Respe è stata anche uno dei destinatari dei fondi raccolti dopo il terremoto ad Haiti per le azioni di sostegno ai profughi che ha messo in atto.

Abbiamo riassunto e tradotto alcuni passaggi della lettera, l’originale, in spagnolo, è disponibile qui:Viralata No. 65 La lluvia no es igual para todos.

Le piogge di ieri ad Haina hanno portato via sette abitazioni nella zona El Cacique e ne hanno inondate altre 35 e più situate a Bella Vista vicino al torrente che è esondato, come sempre, a causa dell’immondizia accumulata nei canali di scolo. Tutto perchè le acque non sono adeguatamente canalizzate, perchè le promesse fatte in campagna elettorale non sono state mantenute e per la negligenza del governo. Insomma la solita vecchia storia.
Le case hanno subito danni irreparabili. Parecchie sono andate distrutte perchè già precarie o perchè costruite a ridosso del torrente, in aree alluvionali dove però la gente continua a tornare perchè non sa dove andare e non ha altro posto dove vivere.
La pioggia finisce così per mostrare quella disuguaglianza sociale frutto di una logica di potere che mette l’interesse economico e politico al di sopra del diritto alla vita.
Questa volta le piogge hanno colpito maggiormente gli immigrati haitiani da poco arrivati nella comunità di Bella Vista che per ovvie ragioni avevano occupato le residenze più povere situate in zone insicure, malsane e soggette a inondazioni.

Leggi tutto

A tre mesi dal terremoto oltre 21.000 euro raccolti

ColorEsperanza ha scelto la data simbolica del 12 aprile, a tre mesi esatti dal terremoto che ha sconvolto Haiti, per chiudere la raccolta fondi straordinaria lanciata in quei terribili momenti.

La risposta che i simpatizzanti dell’associazione hanno messo in campo è stata incredibile. Abbiamo ricevuto più di 120 donazioni da singole persone e da altre associazioni per un totale di fondi raccolti che supera i 21.000 euro. A loro va il nostro grazie e il grazie delle persone che abbiamo potuto aiutare.
Rimaniamo convinti della bontà della nostra scelta di finanziare azioni messe in atto da associazioni, gruppi e ONG dominicane ed haitiane che fossero attive sul territorio da anni, che lo conoscessero e che avessero dimostrato provata capacità di gestione delle risorse e trasparenza. Abbiamo potuto sostenere quattro progetti in punti diversi dell’isola.
10.000 euro sono stati donati al Centro Bonò, una ONG dominicana che ha assunto il coordinamento di oltre 200 realtà locali e sta gestendo, in accordo con la popolazione, diversi centri a Port-au-Prince e in altre città haitiane e di confine. Qui un video di uno dei direttori del Centro.
I restanti fondi sono stati suddivisi tra la ristrutturazione di un orfanotrofio di Wanament (Haiti – frontiera nord) eseguita dalla parrocchia di Dajabon, l’ampliamento di una casa di accoglienza di Salcedo (Repubblica Dominicana) che ha accolto alcuni orfani haitiani e l’ONG Oné Respe che sta organizzando l’assistenza ai profughi haitiani giunti a Santiago ed Haina (Repubblica Dominicana).

Da ora in avanti, i fondi che raccoglieremo verranno destinati a progetti di sviluppo o ricostruzione che riguarderanno la popolazione colpita dal terremoto e la possibilità di creare una società più giusta ad Haiti.

I volontari di ColorEsperanza, nel mese di agosto, effettueranno un viaggio di conoscenza ed incontro con le realtà sostenute. Un grandissimo ringraziamento va, ancora, a chi ha creduto nella nostra associazione e continuerà a sostenerci nelle azioni di informazione, conoscenza ed incontro.

Da uno dei campi di Port-au-Prince
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=sdOsq3ICl-8&hl=it_IT&fs=1&rel=0]

Viaggio Repubblica Dominicana – Haiti agosto 2010

VIAGGIO DI CONOSCENZA ED INCONTRO AGOSTO 2010

Il viaggio verrà realizzato dal presidente di Dona un Sorriso ONLUS Roberto Calmi e da ColorEsperanza, sarà nelle prime tre settimane di Agosto e si svilupperà principalmente in Repubblica Dominicana.

Lo scopo del viaggio è conoscere diverse realtà che operano sull’isola e realizzare un piccolo intervento che permetta di incontrare in modo specifico una di queste.

In particolare, nella prima parte del viaggio si visiteranno alcune realtà a Santo Domingo e Santiago, si conoscerà il mercato bi-nazionale di Dajabon (nord) e la cittadina haitiana di Wanament, ci sarà poi la possibilità di conscere altre strutture a Salcedo e in altre parti dell’isola. La seconda parte del viaggio sarà caratterizzato da tre/quattro giorni di lavoro in collaborazione con una ONG locale per realizzare un intervento congiunto (animazione, riflessione, …) da definire rispetto ai desideri dei partecipanti e alle possibilità contingenti della realtà dominico-haitina. Gli ultimi giorni saranno dedicati ad un rilassamento e recupero dell’esperienza in una località di mare.

I costi del viaggio sono costituiti dal biglietto aereo (stiamo cercando dei prezzi abbordabili, ma per il momento ci aggiriamo intorno ai 1.100 euro) e dal soggiorno per il quale si intende calcolare 150/200 euro a settimana.

Per poter procedere con la prenotazione dei biglietti i tempi sono abbastanza stretti, vi preghiamo di segnalare al più presto un vostro interesse (scadenza 12 aprile).

La proposta è aperta a tutte le persone interessate a fare un’esperienza di condivisione, incontro e conoscenza, fate circolare liberamente il presente invito.

Per domande, prenotazioni o segnalazioni di interessi: info@coloresperanza.org

Gli interventi che sosterremo in Repubblica Dominicana dopo il terremoto di Haiti

Le notizie che giungono da Haiti non migliorano con il passare dei giorni. Dal terremoto di martedì scorso i nostri amici dominicani ci rimandano sempre una profonda angoscia. Diverse delle persone con cui collaboriamo da anni stanno coordinando la raccolta di beni di primissima necessità da mandare nel paese vicino, sono praticamente introvabili al telefono, lavorano 20 ore al giorno. Noi tutti vorremmo poterci unire al loro sforzo, in questo momento terribile.

I giornali italiani non hanno ancora riportato cosa sta succedendo in Repubblica Dominicana: la solidarietà è stata incredibile, la gente invia cibo, medicine e tende alla rete di ONG locali che sta coordinando l’invio ad Haiti. Anche lo stato dominicano ha reagito con prontezza. Quello che però ci preoccupa sono i sentimenti delle persone, tutti dicono: “poteva succedere a noi”. Soli 40 km dividono Port – au -Prince dalla frontiera con la Repubblica Dominicana. La gente ha paura, per quello che sarebbe potuto essere (oggi in RD c’è stata una scossa nel nord del paese di 6.3 gradi Richter) e per quello che sarà perchè gli haitiani non hanno più uno stato dove stare, non hanno nulla e si stanno dirigendo verso la RD.

Ad Jimanì, una piccola cittadina di circa 10.000 abitanti sulla frontiera, l’ospedale è al collasso arrivano centinaia di feriti e solo si riescono a realizzare una ventina di interventi chirurgici al giorno, e facendo i salti mortali. Con i feriti arrivano anche i famigliari che non vogliono separarsi dai propri cari e non hanno un posto dove dormire ne’ nessuno che distribuisca loro cibo e acqua. Chi tenta di portare aiuti in Haiti, se non è scortato dall’esercito rischia di essere assaltato da bande di disperati che saccheggiano i mezzi privati.

Molte donne e uomini haitiani che vivono ad Haina (RD) hanno raccolto più cibo e beni possibili e si stanno dirigendo a cercare i propri famigliari. Alla frontiera si registra un doppio flusso, chi scappa dalla distruzione e chi entra ad Haiti a proprio rischio.

Anche la situazione alla frontiera nord, a Dajabon, il punto più lontano dall’epicentro non è affatto tranquilla, l’esercito ha infatti iniziato a presidiare tutte le pompe di benzina poichè ad Haiti è praticamente introvabile. Anche il vicino ospedale inizia ad accogliere i feriti.

Davanti a questa situazione l’impotenza è molta. Abbiamo però scelto di non inviare i contributi che stiamo raccogliendo alle grosse istituzioni che stanno lavorando a Port-au-Prince. Lì, per fortuna, gli stati si sono mossi. Abbiamo scelto tra i nostri partner e compagni di viaggio storici, per il momento, due realtà che operano cercando di arrivare dove mancano gli aiuti ufficiali:

Centro Bonò e Hogar Virgen de Lourdes.

Nei prossimi giorni pubblicheremo due schede per spiegare chi sono queste realtà. Intanto possiamo dirvi che il Centro Bonò sta coordinando oltre 200 realtà popolari dominicane (gruppi di contadini, giunte di vicinato, piccoli gruppi di lavoratori, …) nel cercare di far pervenire ad Haiti, soprattutto nelle piccole cittadine che si trovano fuori da Port-au-Prince, gli aiuti che i dominicani stanno donando. In questo momento hanno bisogno di affittare camion e trasportare i beni. Proprio pochi minuti fa ci hanno confermato che sta per partire un convoglio (è possibile monitorare on-line le spese sostenute e le donazioni ricevute). L’Hogar Virgen de Lourdes, invece, è una piccola casa dove vengono ospitati dei giovani che per problemi economici dovrebbero lasciare gli studi. Nonostante siano già sopra la loro disponibilità massima d’accoglienza (al momento vi risiedono 25 ragazzi/e), nei prossimi giorni accoglieranno 8 orfani haitiani. Avranno bisogno di un letto, di cibo, di cure e di qualcuno in grado di parlare con loro in creolo.

Grazie di cuore a tutti coloro che stanno sostenendo queste popolazioni. In particolare abbiamo ricevuto il sostegno dell’associazione ABCZambia, dell’associazione 26 aprile, dell’associazione Last, della Bottega Eticomondo, della Radio RCS, di Arci Milano, del sito Il resto del Michelino,  dell’associazione Kem Kogi – Cuore Unico, della cooperativa CDA e della ONLUS Progetto Sorriso Creche. Nei prossimi giorni, anche grazie all’aiuto di altre associazioni, contiamo di organizzare degli eventi di informazione e raccolta fondi.

Tutti gli sviluppi, sia in termini di notizie che di realtà sostenute, verranno prontamente pubblicati sul nostro sito.

Ricordiamo che è possibile effettuare una donazione attraverso un bonifico al conto IT 72 I 08214 32881 000000045411 specificando “Emergenza Terremoto”.

Notizie da Haiti e Repubblica Dominicana

I collegamenti con Haiti sono difficili, ciò nonostante Caribe Tour e Terra Bus, due compagnie di autobus dominicane continuano ad effettuare la regolare corsa giornaliera che parte alle 11 da Santo Domingo. La corsa però finisce, genericamente, nei pressi di Port au Prince. Sospesi i voli aerei.

Dalla Repubblica Dominicana partono anche 300.000 razione giornaliere di cibo, passando dalla frontiera di Jimanì (nel 2004 luogo di una spaventosa inondazione che portò più di 2.600 morti).

Il Centro Juan Montalvo (Centro Bonó) con altre 200 organizzazioni popolari dominicane ha organizzato una raccolta di beni di prima necessità e li sta distribuendo attraverso una rete di collegamenti paralleli a quella statale.
Almeno 200 feriti sono ricoverati presso il piccolo ospedale di Jimanì, molti dei quali arrivati lì con mezzi di fortuna privati. Il governo dominicano ha istallato un ospedale da campo che assiste qualche centinaia di vittime. La frontiera è presidiata dall’esercito.

Infine, un convitto per giovani a Salcedo (che vedete nella foto del nostro Calendario), nostro partner, ci ha appena comunicato che presto arriveranno da loro otto giovani orfani haitiani. Il Governo dominicano sta implementando una rete per garantire alloggio e vitto agli orfani tramite le organizzazioni di volontariato del paese. Avranno grande bisogno di sostegno economico, perchè la casa, pensata per una quindicina di persone, ne ospita già più di 25. Con l’arrivo dei nuovi ospiti ci sarà bisogno di compare letti e adeguare la struttura, oltre alle spese di mantenimento.
ColorEsperanza sosterrà anche l’accoglienza degli orfani a Salcedo, grazie ai fondi che stiamo raccogliendo.

Terremoto ad Haiti, raccolta fondi per l’emergenza sanitaria

Nella giornata di ieri un forte terremoto ha colpito la capitale di Haiti Port au Prince, la città è stata duramente danneggiata, tra le altre cose sono segnalati come crollati tre dei quattro ospedali, il Palazzo Presidenziale, tre ministeri, alcuni alberghi e la sede della missione ONU. Non si hanno ancora stime delle vittime, ma si parla di migliaia. Ancora nessun organo di stampa ha riportato notizie rispetto alle vaste baraccopoli o ai danni in altre parti del paese.

I partner di ColorEsperanza ci hanno comunicato che la scossa è stata anche avvertita in maniera pesante a Santiago de los Caballeros, a diverse centinaia di chilometri dall’epicentro, dove però non sono segnalati danni.

Nei prossimi giorni si assisterà ad un’emergenza sanitaria e alla necessità di fondi per fornire al maggior numero di persone le cure necessarie. Attualmente Haiti non è in grado di soddisfare che una piccola parte dei feriti. Ci aspettiamo che molte delle persone bisognose si recheranno nella zona di frontiera con la Repubblica Dominicana.

ColorEsperanza ha lanciato una campagna di raccolta fondi per poter sostenere le realtà che accoglieranno le persone in difficoltà.

Per chi volesse partecipare si può effettuare un bonifico sul conto dell’associazione con causale: “Emergenza terremoto”.

BCC Cernusco sul Naviglio – filiale piazza Ghezzi
intestato a Associazione ColorEsperanza
IT 72 I 08214 32881 000000045411

I fondi raccolti verranno trasferiti al 100% ai partner in loco, enti piccoli e conosciuti personalmente dai volontari di ColorEsperanza.

Musica e Arte

per i bambini delle baraccopoli della Repubblica Dominicana

Domenica 29 novembre 2009, ore 21
Sala Vallaperti del Palazzo Trivulzio
via Dante 2, Melzo

concerto del gruppo RATAFIA’
PAOLO CONTE TRIBUTE BAND

ingresso a contributo libero (graditi almeno 10 €)

con il patrocinio del Comune di Melzo

scarica e diffondi la locandina dell’evento.