Primo invio di soldi e resoconti da Haiti

La raccolta straordinaria che ColorEsperanza ha attivato dopo il terremoto che ha colpito Haiti il 12 gennaio ha trovato un grandissimo riscontro tra molti privati e molte associazioni che hanno scelto di sostenere azioni dirette, gestite da dominicani o haitiani, che stanno comprendo zone difficilmente raggiunte dagli aiuti internazionali. Grazie all’aiuto di moltissime persone abbiamo superato quota 15.000 euro raccolti e non intendiamo fermarci. Nei prossimi giorni con la collaborazione di altre associazioni organizzeremo una serie di iniziative che, oltre alla raccolta fondi, puntano ad informare rispetto alla realtà haitiana.

Martedì 26 gennaio abbiamo effettuato un primo bonifico al Centro Bonò di 3.000 € (vedi bonifico), mentre il direttivo aperto che si è tenuto giovedì 28 ha deliberato l’invio di altri 4.000 € al Centro Bonò e di 3.000 all’Hogar Virgen de Lourdes (bonifici effettuati il 3 febbraio, vedi estratto conto). Una donazione privata di 300 € è stata inviata già all’Hogar tramite una persona di fiducia. Stiamo anche verificando con i nostri contatti dominicani la possibilità di includere una terza realtà da sostenere. Aggiornamenti prossimamente sul sito.

Qui di seguito vi presentiamo un video di Mario Serrano, il direttore del Centro Bonò, attualmente di base a Port-au-Prince e alcune foto inviateci di Sergio Badillo, che ha prestato servizio come volontario per una settimana ad Haiti come medico, socio di ColorEsperanza.

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Come si stanno organizzando gli aiuti ad Haiti

In questi giorni ci sono giunte diverse notizie da Haiti. L’informazione nazionale parla ancora di difficoltà nella gestione degli aiuti, buona parte di questi problemi derivano dal fatto che questi siano gestiti senza il coinvolgimento della popolazione locale. Il Centro Bonò, al quale destiniamo parte dei fondi che stiamo raccogliendo, ha organizzato a Port-au-Prince, ma anche a Léogane e Jacmel, un sistema che prevede l’inclusione degli abitanti nella distribuzione ed ha abilitato 7 centri di aiuto. Qui sotto vi raccontiamo nei dettagli il loro lavoro sperando di poter così mostrare che un metodo diverso è possibile. (Scarica il post in formato pdf)

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