Attività post terremoto a Wanament, frontiera nord di Haiti

Di seguito riportaiamo un resoconto delle attività messe in atto dalle suore Juanistas di Wanament, cittadina che si trova a nord di Haiti al confine con la Repubblica Dominicana. ColorEsperanza ha appoggiato l’attività delle suore attraverso la parrocchia di Dajabon finanziando l’acquisto di materiale utilizzato per la ristrutturazione di un orfanitrofio a Wanament.

Durante il viaggio estivo i volontari di ColorEsperanza visiteranno queste realtà.

Dal giorno del terremoto le attività e azioni delle suore sono state indirizzate alla popolazione sfollata per il terremoto da Port au Prince. Le suore si sono unite per gli interventi, ad una gruppo di organizzazioni dominico-haitiane (Puente de Ayuda Binacional Zona Norte) di cui fanno parte anche le istituzioni di Dajabon e Wanament. Dal 20 gennaio invece, si sono unite all’azione di un Comitato Diocesano che include 25 parrocchie della zona a nord est di Haiti. Ecco le attività in cui si sono concretamente impegnate.

* Commissione assistenza sanitaria

  • cure mediche a 758 ricoverati nell’ospedale di Wanament
  • appoggio alle équipe mediche dell’ospedale
  • allestimento sale mediche per accogliere i nuovi pazienti
  • reperimento medicinali
  • visite a domicilio
  • trasferimento di 40 pazienti in ospedali della Repubblica Dominicana
  • coordinamento di tutte le unità mediche del Dipartimento nord est di Haiti

Di queste attività le visite, il reperimento di medicinali gratuiti, e il trasferimento di pazienti in ospedali specializzati sono ancora in corso.

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Come si stanno organizzando gli aiuti ad Haiti

In questi giorni ci sono giunte diverse notizie da Haiti. L’informazione nazionale parla ancora di difficoltà nella gestione degli aiuti, buona parte di questi problemi derivano dal fatto che questi siano gestiti senza il coinvolgimento della popolazione locale. Il Centro Bonò, al quale destiniamo parte dei fondi che stiamo raccogliendo, ha organizzato a Port-au-Prince, ma anche a Léogane e Jacmel, un sistema che prevede l’inclusione degli abitanti nella distribuzione ed ha abilitato 7 centri di aiuto. Qui sotto vi raccontiamo nei dettagli il loro lavoro sperando di poter così mostrare che un metodo diverso è possibile. (Scarica il post in formato pdf)

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