Ad Haiti si vota, nonostante il terremoto, il colera e gli scontri con i caschi blu

Domenica 28 e Lunedì 30 novembre 2010  Haiti si troverà di fronte alle urne. Un paese che ha sempre conosciuto momenti di tensione in occasione alle elezioni presidenziali, li affronta, ora, con oltre un milione e mezzo di cittadini che vivono in tendopoli più o meno organizzate, liste elettorali vecchie, non aggiornate con i decessi avvenuti nell’ultimo anno, persone dislocate a centinaia di chilometri dalla loro residenza e una presenza massiccia di truppe internazionali che dovrebbero favorire il normale svolgimento, ma che spesso sono causa o pretesto di disordini.

Vi segnaliamo l’articolo scritto dal presidente di ColorEsperanza per PeaceReporter

Presto disponibile il Calendario 2011 di ColorEsperanza

Come ormai è tradizione ColorEsperanza si prepara all’anno nuovo con un calendario fotografico. Per il 2011 saranno le foto del fotografo sociale Filippo Podestà ad accompagnarci alla scoperta di Haiti e della Repubblica Dominicana. Sette scatti in bianco e nero raccontano l’isola divisa tra due stati ma unita dai volti e dai paesaggi. Accanto ad ogni foto ci sono dei brani tratti dal progetto editoriale di prossima uscita che ColorEsperanza ha curato per raccontare, a chi ha voglia di approfondire, la vicenda storica e sociale di Haiti, prima e dopo del terremoto.

Quest’anno  si è scelto di sostenere l’infanzia a rischio di esclusione sociale, appoggiando le scuole di Oné Respe nelle baraccopoli, il centro di accoglienza e formazione Hogar Virgen de Lourdes e la formazione di personale specializzato per lavorare con la disabilità infantile.

Qui trovate le foto del calendario (ma sono piccole, per quelle grandi dovrete procurarvelo stampato!) e qui i dettagli del progetto che sosteniamo.

I video di ColorEsperanza utilizzati in una università polacca

La docente Rozalia Ligus, dell’Università Szkola Wyzsza di Wroclaw, ha utilizzato i cortometraggi prodotti da ColorEsperanza nel 2008 e quest’anno, Dominoes e Aguas, per una lezione presso l’università stessa. Ecco la sua mail:

I want to say thank you very, very much. the lecture was extremely touching – people had wet eyes. The films were seen by one hundred people but it is not the end. I have shared the film with my friend, who is a musician and works with disabled children. So the music is the next thing worth talking about.
I will show the films at my other classes even they have different topics but as pedagogists they should understand the other man.

Thank you again from all of us.
Rozalia

Le ripercussioni del colera sui lavoratori haitiani in Repubblica Dominicana

Abbiamo letto, nei giorni scorsi, una notizia che ci ha preoccupato. Il Governo dominicano avrebbe, infatti, emanato un provvedimento che impedirebbe l’assunzione di lavoratori haitiani nei settori dell’edilizia e del turismo. Poiché in Repubblica Dominicana risiedono circa un milione di haitiani, molti dei quali vivono di lavori alla giornata, questo vorrebbe dire un grave colpo per le loro possibilità di sussistenza.

Per cercare di capire meglio la situazione abbiamo chiesto aiuto ai nostri amici di Oné Respe che da molti anni lavorano con gruppi di uomini haitiani nelle periferie delle principali città dominicane. Prontamente ci hanno inviato un numero speciale del “Viralata” il loro bollettino di informazione e analisi.

Nella coda del colera

Il titolo di apertura del giornale Listin Diario dell’edizione del 18 novembre iceva: “Il Governo proibisce contrattare lavoratori haitiani: la misura è parte di un insieme di azioni per combattere il colora”. Già il 19, la stampa lasciò da parte il tema, però quel 18, quello che il Listin proclamava ha provocato domande, spaventi, inquietudini, sospetti poichè speculammo che una misura come questa avrebbe supposto cambiamenti drastici, radicali, nella politica del governo dominicano rispetto alla popolazione haitiana presente nel paese. Siccome era necessario confermare di cosa si trattassa consultammo altri giornali. Con nostra meraviglia il tema era trattato di una forma molto diversa.

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Natale 2010: un progetto per tutelare l’infanzia

Per le iniziative che l’associazione metterà in atto in occasione del Natale 2010 si è scelto di sostenere un progetto rivolto all’infanzia a rischio di esclusione indicando le attività di tre istituzioni con cui collaboriamo da tempo:

– sostegno alle scuole comunitarie di Oné Respe
– appoggio alla casa di accoglienza e formazione Hogar Virgen de Lourdes
– formazione di personale specializzato per lavorare con la disabilità infantile, da parte della Provincia di Salcedo.

Maggiori informazioni qui.

ColorEsperanza all’università

Oggi ColorEsperanza è stata invitata a presentare il proprio lavoro all’interno del corso Geografia degli spazi extra-europei – Cooperazione, Turismo, Comunicazione della Facoltà di Sociologia dell’Università Bicocca di Milano. Ringraziamo il professor Nicolò Leotta per la possibilità offerta. Speriamo di poter continuare con una proficua collaborazione.

Ecco le slide utilizzate dall’associazione e dall’ufficio cooperazione del Comune di Cernusco: Presentazione Bicocca

In occasione della giornata per i diritti dell’infanzia

In occasione della Giornata dei diritti dell’infanzia, ColorEsperanza invita tutti i soci a partecipare e promuovere questa ottima iniziativa:
Insieme per Parada – LiberiTutti Onlus e Associazione Parada organizzano lo spettacolo “un nome nuovo”, doppio monologo leggendario sulla misteriosa nascita di Federico e sulle avventure clandestine di Barbara che…
– di Marco Pagani e Riccardo Rapella, con Jenny De Cesarei e Riccardo Rapella.
Sabato 13 novembre 2010 alle ore 21.00. Teatro Giuditta Pasta – Saronno
L’intero incasso sarà devoluto alla associazione Parada Italia- Info su http://www.facebook.com/pages/Liberi-Tutti-Onlus/

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Da Chiara: notizie dal confine tra Repubblica Dominicana ed Haiti

Chiara, volontaria di ColorEsperanza, sta lavorando da settembre presso Oné Respe e l’Hogar Virgen de Lourdes, promuovendo lo sport come attività socializzante per i giovani delle baraccopoli. Nel week end tra il 23 e il 24 ottobre si è recata in visita a suor Nidia, a Wanament, dove le suore juanistas hanno una casa. In una mail ci racconta le disavventure che ha dovuto affrontare per passare la frontiera tra Haiti e Repubblica Dominicana.

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Aguas premiato al Festival del Cinema Nuovo

ColorEsperanza ha partecipato per il secondo anno al Festival del Cinema Nuovo che si tiene a Gorgonzola e che raccoglie i cortometraggi realizzati da cooperative ed associazioni di tutto il mondo che hanno come protagonisti persone disabili. Il lavoro, girato e montato nell’agosto 2010, presentato quest’anno ha come titolo AGUAS ed è stato realizzato all’interno della baraccopoli de Los Platanitos, nella periferia di Santiago in Repubblica Dominicana. 7 donne che vivono in quella realtà, dirette da Roberto Codazzi e da Mauro Ratti, hanno dato vita ad una storia di solidarietà e condivisione: partendo da una situazione molto comune nella baraccopoli, la mancanza d’acqua corrente, hanno mostrato come soltanto con la compartecipazione di tutti si riesca ad affrontare ed ovviare al problema. Quest’anno l’associazione ha voluto lavorare con persone che hanno registrato una disabilità a seguito di violenze subite, alcune delle attrici hanno, infatti, problemi psichici e scompensi a causa di percosse ricevute, mentre una è costretta a letto da oltre 12 anni a causa di una pallottola vagante che l’ha colpita alla schiena.

La giuria del Festival ha voluto premiare il lavoro con una menzione speciale e un contributo economico ai progetti dell’associazione sottolineando la delicatezza della storia e la capacità di raccontare con rispetto ed attenzione una situazione sicuramente non facile. Il filmato è stato girato e montato in tempi rapidissimi così che le donne protagoniste della storia hanno potuto godere della proiezione del lavoro finito già lo scorso agosto.

Prossimamente verrà organizzata una presentazione del cortometraggio anche a Cernusco.

Di ritorno dal viaggio in Repubblica Dominicana ed Haiti…

Pubblichiamo con grande piacere il contributo di Ilaria, una delle ragazze che ha fatto quest’estate l’esperienza di viaggio di conoscenza ed incontro con ColorEsperanza e Dona Un Sorriso.

Il miglior servizio che possiamo rendere ad alcune persone, a volte, è parlare di loro. Non tanto perché la loro storia venga ricordata, ma perché quella storia ci riguarda, e finché vorremo negare di esserne co-responsabili saremo noi a perderci. Resteremo meno di ciò che potremmo essere.
I dati concreti di questa storia sono semplici: 10 giovani italiani, 3 settimane, un lungo viaggio nell’isola di Hispaniola, sotto la guida dei presidenti di due associazioni (Roberto Calmi per Dona un Sorriso, Roberto Codazzi per ColorEsperanza).

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