Sabato 20 novembre 2021
ColorEsperanza ha inaugurato e consegnato alla città il Museo all’Aperto “…Cernusco e un po’ più in là” realizzato negli ultimi 18 mesi sul muro di via San Francesco a Cernusco sul Naviglio.
Il murale di oltre 100 metri è composto da 23 quadri dedicati a Cernusco, ai suoi monumenti e tradizioni, all’universo e a 16 donne di varie parti del mondo che si sono battute per i diritti, l’educazione, la pace e la scienza.
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L’inaugurazione, a cui hanno partecipato molte associazioni , gli assessori, un folto pubblico attento, è stata aperta dalle parole di Roberto Codazzi, tra i fondatori di ColorEsperanza nel 2008, che ha ricordato il legame tra l’associazione e la Repubblica Dominicana, terra che ha ispirato l’idea dell’opera pensata proprio sul modello della provincia Hermanas Mirabal, nel paese caraibico, dove vi sono oltre 500 murales sugli edifici pubblici e privati.
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Il presidente di ColorEsperanza, Luciano Codazzi ha presentato quindi il processo creativo che ha portato alla realizzazione del murale: “L’occasione concreta di realizzare il Museo si è presentata quando, a seguito della importante ristrutturazione di via san Francesco, la realizzazione della via ciclabile a ridosso del condominio, ha reso visibile il muro, di oltre cinquant’anni, in evidente stato di degrado, prontamente ristrutturato dal condominio. Il progetto mette al centro dell’attenzione la nostra città, ricca di storia e di valori per presentare a chi non la conosce, o ricordare a chi ci vive, quanto di significativo abbiamo.”
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La realizzazione fisica e’ poi iniziata nel luglio del 2020, 18 mesi fa, appena le condizioni e le norme legate alla pandemia lo hanno consentito. E’ divenuta da subito un’attività corale: artisti, maestri d’arte, soci, associazioni culturali e di volontariato, giovani, bambini, ragazzi, cittadini che ritrovano nel dipingere un equilibrio dopo mesi di isolamento dovuti alla pandemia. Un’esperienza davvero bella, arricchita dal contatto e dallo scambio coi passanti occasionali.
Il sindaco Ermanno Zacchetti ha preso la parola per ricordare come a fianco dei quadri di Rita Levi Montalcini e Margherita Hack, a cui sono intitolati gli istituti comprensivi della nostra città, vie è anche quello dedicato alle tre sorelle Mirabal, dominicane uccise il 25 novembre 1960 per la loro resistenza alla dittatura: proprio per questo loro tragico sacrificio, nel 1999 l’Onu ha istituito in quella data la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, unendosi al movimento che dal 1981 già era diffuso in tutto il Sud America. E proprio a fianco di questo quadro l’assessore Luciana Gomez ha annunciato la realizzazione della sesta panchina rossa della città, simbolicamente e concretamente uniti negli stessi valori.
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Roberto Codazzi ha spiegato come il murale abbia ispirato la scrittura di un libro di favole dedicato ai bambini della scuola primaria e delle media, dal titolo DONNE FAVOLOSE, dove le biografie delle donne rappresentate sul muro diventano favole con lo scopo di avvicinare le giovani generazioni ai valori di lotta, solidarietà e speranza che hanno caratterizzato le loro esperienze. Uno degli autori delle favole, Alessandro Mauri, ha quindi letto quella intitolata Farfalle e Rane, inspirata alla vita di Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal.
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E’ stato poi il turno delle rappresentanze diplomatiche dominicane. Erano infatti presenti l’ambasciatore dominicano a Roma, lo scrittore Tony Raful, la ministra consigliera, i consoli generali di Milano e Genova, il vice console di Milano e la direttrice del turismo dominicano. L’ambasciatore Raful, dimostrando grande piacere per l’invito, ha ricordato il valore del sacrificio delle sorelle Mirabal e l’importanza della loro storia che ha saputo raggiungere ogni luogo del mondo convertendosi in simbolo universale di lotta per la libertà e contro la violenza, concetto ribadito con forza anche dalla Console Arlene Peña.
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I senatori presenti Eugenio Comincini e Simona Malpezzi hanno apprezzato e raccolto l’invito rivolto dalla Console alla collaborazione e solidarietà internazionale.
In chiusura, prima della inaugurazione ufficiale con la scopertura della targa del Museo a due mani Ambasciatore e Sindaco, la senatrice Malpezzi ha raccontato come il suo impegno sociale in gioventù fosse stata “indirizzato” dall’incontro con il libro “Il tempo delle farfalle” che racconta la vita delle sorelle Mirabal e che una delle prime attività legislative con le quali si trovò ad operare in Parlamento fu proprio la rettifica della Convenzione di Instambul contro la violenza sulle donne, ricordando le tre P: punire i colpevoli , proteggere le vittime, prevenire e sottolineando che il Museo, con la proposizione della vita di donne coraggiose, puo’ essere un mezzo efficace di sensibilizzazione e prevenzione.
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Legate al Museo sono già iniziate le attività con bambini e scuole. Nel pomeriggio di sabato si è tenuta la lettura di una favola e un laboratorio artistico mentre la domenica successiva il Comitato Genitori del Comprensivo Levi Montalcini ha organizzato una visita guidata.
ColorEsperanza ci tiene a ringraziare tutte le persone e istituzioni che hanno reso possibile la realizzazione di questo grande lavoro:
il condominio per la concessione in uso del muro
il geometra Matteo Perego per la sua assistenza
tutti le artiste e artisti per il tempo e la competenza, in particolare Erica per la direzione artistica,
il prof Antonio Di Mauro, Cinzia, Dina , Patrizia , Luisa, Stefan, Itria, Rosella , Luciano e molti altri
l’associazione ImpronteDiverse
Luigi per la preparazione della base
Matteo per la costanza e la determinazione
Assessore alla Cultura Mariangela Mariani per il supporto
la BCC Milano, l’amico Dario Spagna, gli amici, per il loro sostegno economico
StickerMania per la realizzazione delle targhe
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e per la partecipazione e per il contributo alla buona riuscita della giornata di sabato:
le istituzioni civili e religiose
le associazioni e il pubblico
Ecomuseo Martesana
Assessorato alla Cultura e l’ufficio cultura
la vigilanza urbana e il comando dei carabinieri
per foto e video Marco Cavenago,Andrea Scanabissi