Pop Economy il 4 dicembre a Cernusco

POP ECONOMY OVVERO: DA DOVE ALLEGRAMENTE VIENE LA CRISI E DOVE VA

è una Conferenza Spettacolo teatrale che racconta la storia della crisi che stiamo vivendo.

POP ECONOMY adotta la leggerezza del teatro per raccontare il sistema economico che ha scatenato la crisi. Un teatro di impegno civile: leggero, comico e drammatico, per riflettere sull’uso responsabile del denaro e offrire spunti per stili di vita più sostenibili.

POP ECONOMY è una produzione Teatro Popolare Europeo e Banca Popolare Etica.

Di Alberto Pagliarino e Nadia Lambiase, con Alberto Pagliarino, consulenza artistica di Alessandra Rossi Ghiglione

Il 4 Dicembre alle ore 21, presso la Casa delle Arti in via De Gasperi a Cernusco sul Naviglio, molte associazioni di Cernusco, tra cui ColorEsperanza presentano lo spettacolo.

INGRESSO LIBERO e Buffet Finale

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PopEconomy è una conferenza spettacolo che racconta della Crisi globale che ci ha investito: lo fa in modo semplice e puntuale attraverso gli occhi di un narratore.

A fianco dei fatti economici si compone davanti al pubblico il disegno di come vivevamo un tempo, dei decenni che abbiamo attraversato tra la Milano da bere e le vacanze a Borghetto Santo Spirito, tra una girella e la caduta del muro di Berlino.

E poco a poco si delineano con chiarezza i fatti storici, i personaggi, i meccanismi di un sistema insostenibile che ci sta portando a un tracollo globale, che ha impoverito molti e arricchito enormemente pochissimi. Dalla bolla dei tecnologici degli anni novanta al grande buco nero del sistema bancario americano del 2008, dai mutui subprime al tracollo della Grecia. E oltre alla grande storia finanziaria ed economica ci sono le vite di tutti: di chi in vacanza non ci va più, delle case che non ti puoi comprare, di un pianeta che si sta consumando.

PopEconomy parla anche del prof. Rossi, insegnante, che per guadagnare quello che Richard Fuld guadagnò in un solo anno, avrebbe dovuto cominciare a lavorare all’epoca dei Sumeri.

Bisogna raccontarla la storia della crisi anche per cominciare a cambiare.

Non un semplice spettacolo quindi, ma un teatro di impegno civile, a tratti leggero, comico e drammatico. Una conferenza-spettacolo pensata come una struttura agile, che possa essere replicata ovunque.

Lo spettacolo è arricchito da un montaggio di materiali multimediali proiettati su uno schermo/parete che dialogano con i passaggi fondamentali della narrazione.

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